Come cambia la narrativa con l'avvento dell'ipertesto
L’ipertesto mette alla prova i canoni tradizionali della testualità, specialmente i concetti di autore, lettore e linearità.
Ipertesto e teoria della letteratura sono come i denti e le chiappe di un cane che si morde la coda: la teoria letteraria vuole studiare a fondo l'ipertesto, che a sua volta vuole esplorare e mettere alla prova un sacco di concetti teorici, specialmente riguardo alla natura dei testi, alla narrazione e a come vengono interpretati da chi legge e da chi scrive.
Molti esperti di letteratura ipertestuale dicono che sia una sorta di evoluzione naturale della narrativa sperimentale del Novecento, specialmente delle teorie poststrutturaliste, nate per dare una risposta alle limitazioni dei libri stampati e per mettere in discussione il sistema tradizionale di creare e diffondere conoscenza.
L'ipertesto, proprio come un’opera poststrutturalista, si presenta come una forma "decostruita", senza una versione definitiva, dove non c'è una chiara distinzione tra "dentro" e "fuori", perché i testi si mescolano e si collegano in modi diversi.
I suoi confini, quindi, non sono chiari, perché ogni testo è sempre collegato ad altri testi, formando una rete di significati che vanno oltre i singoli limiti; cosicché la varietà di significati del testo risulti libera e si dimostri come la struttura rigida del libro stampato limiti la sua capacità di avere significati multipli – a differenza dell’ipertesto che vive nell'infinita connessione dei suoi significati.
L'ipertesto ci propone una visione di testualità aperta e in evoluzione, con tanti percorsi e collegamenti. Questa visione si applica anche al nuovo ruolo di scrittore e lettore determinato dall'ipertesto: non più solo un fruitore passivo ma anche un costruttore attivo della narrazione.
In questa prospettiva, possiamo distinguere tra testi "leggibili" e "scrivibili", che sottolineano il passaggio da un approccio classico in cui la lettura era come un’operazione pressoché passiva, a un coinvolgimento attivo del lettore nella creazione di significato, tipico dell'ambito ipertestuale.
Il mio ultimo libro
Un ragazzo molto discreto scopre di essere diventato invisibile e, come lui, altre persone condividono la stessa invisibilità; eppure c'è chi li vede.
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